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Risonanza Magnetica

Multimedica

Risonanza Magnetica Catania

Gli esami vengono eseguiti in due diagnostiche di Risonanza Magnetica a Catania, una articolare con apparecchio esaote m-scan per lo studio delle piccole articolazioni dove il paziente si trova al di fuori del macchinario ed inserisce in un foro l’arto da esaminare, una seconda diagnostica è provvista di apparecchio di risonanza magnetica open general electric-ovation, per l’esecuzione di esami della colonna, dell’encefalo, del torace e dell’addome, senza e con mezzo di contrasto paramagnetico per uso enovenoso o endoarticolare.

Oltre la Risonanza Magnetica a Catania, si possono eseguire ricostruzioni 2d e 3d (tridimensionali) con ricostruzioni dinamiche dell’articolazione in movimento, sincronizzazione con il respiro, cardiologiche per lo studio del cuore e dei grossi vasi.

Risonanza Magnetica Encefalo e Body

Risonanza Magnetica Osteoarticolare

Artroscan

Risonanza Magnetica Articolare

Lo studio delle piccole articolazioni tramite un apparecchiatura di risonanza magnetica nucleare dedicata. Il paziente comodamente seduto introduce l’arto da esaminare dentro l’apparecchiatura di risonanza magnetica. L’esame dura 15 minuti, i costi contenuti e l’immediata diagnosi rendono questa metodica d’indagine assolutamente indispensabile per lo studio delle articolazioni di ginocchio, caviglia, piede, gomito, polso e mano. Negli ultimi anni sono stati fatti grandi passi avanti in materia di risonanza magnetica; grazie alle strutture che investono nella ricerca e nelle nuove tecnologie. Con l’intento di rispondere a tutte le domande dei pazienti e risolvere ogni dubbio, abbiamo realizzato un’intervista al Dott. Rosario Colombrita del centro di Radiologia Multimedica Catania specializzato in Risonanza MagneticaSpecialista in Radiodiagnostica.

Dottore, spieghiamo subito che cos’è una risonanza magnetica.
La risonanza magnetica (RM) è una tecnica diagnostica multiparametrica che fornisce immagini dettagliate del corpo umano utilizzando campi magnetici e onde radio, senza esporre il paziente a nessun tipo di radiazioni ionizzanti, che invece utilizza la tomografia computerizzata (TC) e non produce interazioni negative con i tessuti corporei. Le informazioni fornite dalle immagini di risonanza magnetica sono essenzialmente di natura diversa rispetto a quelle degli altri metodi di imaging. Infatti sono normalmente meglio esaminabili i tessuti molli ed è inoltre possibile la discriminazione tra tipi di tessuti non apprezzabile con altre tecniche radiologiche.

A che cosa serve?
Viene utilizzata per la diagnosi di una grande varietà di condizioni patologiche perché permette di visualizzare sia lo scheletro/articolazioni e muscoli, sia gli organi interni, attraverso l’acquisizione di sequenze di immagini secondo i piani dello spazio ritenuti più adatti al tipo di studio e secondo diverse “pesature”, al fine di meglio distinguere un tipo di tessuto da un’altro ed ancora una componente tissutale patologica da quella sana, che pertanto avranno intensità di segnale diversa in base alle loro componenti.

Come si esegue l’esame?
Per eseguire l’esame al paziente viene chiesto solo di distendersi su un lettino e di restare fermo e rilassato per tutta la durata dell’esame (20 min circa). Il Tecnico Sanitario di Radiologia (TSRM), sempre presente durante l’esame e che monitora la situazione, fornirà indicazioni e supporto al paziente ed esegue l’indagine secondo le indicazioni del Medico Radiologo ed in base al distretto corporeo da esaminare. Nello studio delle patologie muscolo-scheletriche è molto raro che si ricorra all’uso di agenti di contrasto (MdC) iniettati per via venosa; in casi particolari si eseguono delle RM, dette Artro-RM, dove appunto l’agente di contrasto va iniettato con un sottile ago dal Medico all’interno dell’articolazione al fine di distendere la stessa per meglio valutare le fini strutture intrarticolari.

La risonanza è complementare alla TAC oppure può sostituirla?
Alcune volte è complementare, altre volte no, nel senso che per determinati studi è di gran lunga superiore alla TC. Dipende da ciò che si deve esaminare; per alcune patologia o distretti è indicata la TC, per altri la RM, pertanto una metodica può essere il gold standard rispetto ad un’altra. Nello studio della patologia muscolo-scheletrica e quindi strutture articolari/capsulo/meniscali e dei legamenti così come per valutare l’edema osseo è la metodica più indicata, anche rispetto all’ecografia ed ovviamente alla Radiologia Tradizionale proprio in virtù delle caratteristiche intrinseche sopra descritte; ciò non toglie che spesso metodiche di primo livello come l’ecografia o gli RX possano dare informazioni dirimenti e necessarie, quindi complementari alla RM per una più corretta diagnosi

Ci sono controindicazioni o fattori di rischio all’esecuzione di un esame RM?
La risonanza magnetica è un’indagine sicura e innocua per l’organismo umano; a causa del campo magnetico generato dall’apparecchiatura (è come una grossa calamita) non possono sottoporsi all’esame persone a cui sono stati applicati apparecchi metallici interni, come pace-maker, protesi metalliche e clips vascolari non specificatamente dichiarati compatibili con RM. Tuttavia, grazie ai progressi della tecnologia ormai da diversi anni gran parte dei metalli utilizzati per uso medico è compatibile con la risonanza magnetica. In queste evenienze è necessario mostrare al TSRM e/o al Medico la certificazione del dispositivo metallico RM compatibile.

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